Sistema energetico integrato: fonti di energia geotermica e rifiuti.
Ferrara si trova nel nord Italia. Si estende su una superficie di 404 km2 con una popolazione di 134,000. Il paese è stato elencato come patrimonio mondiale dall'Unesco nel 1995. La terra è piatta e il centro della città chiuso da mura è un buon esempio del Rinascimento italiano.
Ferrara è una delle città più sostenibili d'Italia, le questioni ambientali sono seriamente prese in considerazione dal Comune, ha sottoscritto la Carta di Aalborg in 1996 e in 1998 ha iniziato l'Agenda Locale 21 processo, inoltre è stata premiata da Legambiente (l'agenzia ambientale italiano) come migliore città ecologica in 2001. Il comune è membro di diverse reti di città sostenibili, sia in Italia che in Europa (ICLEI, Chiama BigNet e Car Free Cities).
L'aspetto principale del progetto è l'utilizzo di una fonte di energia geotermica, scoperto nel 1956 durante le indagini per riserve di petrolio a una profondità di 1.000 m, 4 km NW dal centro della città di Ferrara. A quel tempo il pozzo fu abbandonato e solo dopo la crisi energetica durante gli anni '70 (the Kippur war) è stata presa in considerazione di utilizzare questa importante fonte di energia. I lavori iniziarono nel 1987 e in 1990 i primi edifici sono stati collegati alla rete di teleriscaldamento. In 1993 l'impianto di cogenerazione per la termodistruzione di rifiuti solidi è stata costruita, mentre un secondo pozzo è stato aperto nel 1995. In 1999 un alternatore turbo alimentato con il vapore generata dall'impianto CHP è stato installato, e da quest'anno il progetto può essere considerato completato e pienamente operativo.
Nel 1960, mentre uno studio di ricerca stava indagando nuovi giacimenti petroliferi, si è scoperto una fonte sotterranea di acqua calda (come. 2.000 m di profondità). Dopo la crisi energetica del '70, il Comune di Ferrara ha avviato il "Progetto Geotermia", di sfruttare la risorsa geotermica come fonte primaria per un sistema di riscaldamento urbano. In un primo momento, il fluido geotermico (acqua calda, ca 100°C) è pompata da una profondità di 1000 m alla superficie; poi l'acqua calda trasferisce energia termica al sistema di riscaldamento. Infine, viene reintrodotta nel sottosuolo, al fine di garantire la stabilità geotecnica.
Ora, la rete di Ferrara è alimentata con il cosiddetto "sistema energetico integrato", perché la fonte geotermica è stata aggiunta l'energia dal trattamento dei rifiuti vegetali.
Questo sistema ha più benefici ambientali ed economici rispetto a quello tradizionale, perché permette di avere un notevole risparmio economico e di ridurre le emissioni di CO2. Il Distretto Sistema di riscaldamento di Ferrara rappresenta uno degli esempi più importanti di 'sistema energetico integrato' che sarà ulteriormente aumentata di sviluppo futuro. Grazie alla sua elevata efficienza energetica questo sistema è pensato per essere altamente consigliabile e trasferibili anche se alcuni problema può essere correlato alla dimensione necessaria costruzione, connesse al mercato, e ragioni economiche e tecniche.
Fonte principale: Distretto Sistema di riscaldamento: l'esperienza del Comune di Ferrara
GEO.POWER PROGETTO - PDF
Risorse correlate:
Il progetto GEO.POWER nella Provincia di Ferrara – PDF
FERRARA’S AGENDA 21 – PDF
GEOPOWER PROJECT – INTERREG IVC – UE – PDF